Nuovo esilarante post per la rubrica del venerdì #TiMettoInRigo: nessuna blogger è stata maltrattata per la creazione di questo articolo.
Sei seduta tranquilla sul tuo divano, stai sorseggiando una tazza di thè fumante, tuo figlio finalmente dorme beato nel lettino e tu hai deciso che dedicherai quei pochi istanti di serenità che hai a disposizione per navigare con il tuo smartphone sui mommy blog perché hai voglia di leggere qualcosa. Toh, ecco una blogger che parla di un giocattolo sonoro… interessante… uh, eccone un’altra, ehi aspetta ma… è lo stesso giocattolo! Una coincidenza, io non credo. Vabbè, ti sei già annoiata e ti sposti su Instagram, vuoi riposarti crogiolandoti su belle foto, chiare, pulite, che ti portano in luoghi inaspettati e lontani: toh, la foto di una crema per le smagliature in gravidanza appoggiata su un tavolino shabby chic e un vaso di fiori freschi vicino. Guardi il tuo tavolino da discount traballante con gli schizzi di tuo figlio ancora sopra e pensi che non avresti mai potuto fare quella foto. Aspetta, un’altra crema, la stessa, ma sul bordo di una vasca, e un’altra direttamente nella mano di qualcuno che si è prestato allo scatto. Pensi che il web è diventato un mondo difficile, molto difficile. Scopri, così, che le blogger ricevono una quantità spropositata di omaggi, cose gratis di cui poi parlano e instagrammano neanche troppo velatamente. E allora è qui che arriva la tua idea del secolo: divento anch’io una blogger così avrò anch’io le robe aggratisss!
Ammesso e non concesso che il mondo del blogging è stato invaso dal mondo del marketing, bisogna fare alcuni distinguo, cara neoblogger alle prime armi:
- se scrivi per ricevere omaggi hai proprio capito male lo scopo del blog, che è sempre quello di raccontare qualcosa a partire da te e tu non sei un omaggio vivente.
- se collabori con le aziende per ricevere i loro prodotti in modo da non pagarli, significa che non sai quanto vale una sponsorizzazione e non sai quanto vali tu: se pensi che quello che scrivi vale il costo di un biberon allora hai qualche problema di autostima.
- se pensi che sia sufficiente avere un blog su cui scrivi ogni due mesi per avere le orde di omaggi nella casella della posta mi spiace dirti che sei sulla strada sbagliata: io azienda perchè dovrei affidare il mio prodotto a un fantasma?
- se scrivi esclusivamente articoli su quello che ricevi in omaggio sappi che i tuoi lettori non ti daranno mai quella qualità fondamentale per cui un blog viene scelto piuttosto che un altro: la credibilità.
Detto questo, dico un’altra cosa al tuo ego blogghesco: non è che più omaggi ricevi e più ne pubblichi e ne parli e più sei figa. Siediti, respira profondamente perchè ti sto per dire la dura ma necessaria verità: più omaggi ricevi, più ne parli e più diventi la markettara di fiducia delle aziende. Ma non dei lettori, che ti faranno ciao ciao con la manina (e non ti dico il gesto che invece ti faranno le altre blogger… immagina, puoi).
Sei già in depressione perchè ti ho smontato l’idea del secolo? Aspetta dai, non sono così maleficient, ti darò un buon consiglio che vale sia per te, neoblogger alle prime armi, sia per tutte le blogger, attempate e non (cronologicamente non anagraficamente!): la parola magica per gli omaggi-cose gratis-servizi non pagati è SELEZIONE. Non fare di tutta l’erba un fascio a prescindere, seleziona, scegli, valuta cosa davvero può essere interessante per il tuo pubblico, qual è il plus che può dare al tuo blog e persegui su quella strada. Il valore di un blog non è misurato dagli omaggi che riceve, ma dai lettori che intrattiene. Tutto il resto è #campioncini
Se ti è piaciuto questo articolo non perderti gli altri della categoria #TiMettoinRigo
L'articolo Vuoi fare la blogger? Non farlo per avere le cose gratis sembra essere il primo su Nasce Cresce Rompe.